Tu sei il Cristo, da Te la Chiesa
Vorrei chiedere a un giovane o una ragazza, ad es. di 18 anni, a un uomo o
una donna di 30 o a qualcuno più adulto: qual è la tua esperienza religiosa,
la tua dimensione spirituale? Come ti senti con Gesù Cristo? Come ti senti
con la Chiesa? E lo senti Gesù Cristo, hai qualche rapporto con lui? Oppure
è fuori dei tuoi pensieri, delle tue giornate, della tua impostazione di
vita? Le esperienze e le opinioni possono essere tante. Nella nostra
società, nella cultura corrente, nei nostri paesi di antica tradizione
cristiana, dove si è fatta strada la secolarizzazione, l’indifferenza
religiosa e addirittura la contrapposizione, a volte, ai valori del Vangelo:
c’è ancora la domanda, che ciascuno di noi può e deve porsi: “Come mi sento
con Gesù, il Signore? Chi è Gesù per me? Riesco a costruire la mia vita con
lui e per lui; lui che può diventare veramente il senso, luce, la forza
della mia esistenza su questa terra e la mia salvezza e gioia e beatitudine
eterna dei cieli?” E’ quello che Gesù un giorno ha chiesto agli apostoli:
“Che cosa dice la gente di me? E voi chi dite che io sia?” Da una
consapevolezza più profonda, da una fede fondata e matura, da una
testimonianza coerente, potrà venire fuori una vera evangelizzazione, anche
per il nostro tempo, per la nostra società… un vero annuncio di Gesù Cristo,
del suo Vangelo, della sua opera di salvezza, perché le persone possano
conoscerlo, accoglierlo, trovare in lui, vero uomo, il vero Dio. Per
qualcuno Gesù Cristo può essere come un racconto conosciuto da bambini e
poi trascurato nel diventare grandi. Gesù, il Signore non è una cosa da
bambini, anche se lui ama tanto i bambini e i bambini lo sanno amare
nell’innocenza e nella profondità del loro cuore. Gesù Cristo è per gli
adulti, nelle cose grandi, nelle scelte importanti, nel senso pieno, che lui
sa dare all’esistenza di ciascuno e dell’universo. Gesù non è un personaggio
di una favola, o un mito, o un’ invenzione di qualcuno…Quando ci troviamo
negli incontri di catechesi con i genitori, molte volte approfondiamo le
prove storiche dell’esistenza di Gesù Cristo, poi la sua vita, le sue opere,
la sua predicazione, i suoi miracoli, che rivelano la sua natura di Figlio
di Dio, di salvatore del mondo. Su un fondamento storico, scientifico,
documentato, possiamo con serenità e sicurezza costruire il nostro rapporto
personale con Gesù Cristo. “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”,
dice Pietro. “Anch’io posso dire: Tu sei Gesù: io ti conosco, tu mi riempi
di doni e di misericordia, mi apri alle dimensioni più vere, come l’amore,
la gioia, il valore del sacrificio su questa terra e la vita dei cieli”. Con
quella schiettezza che lui ha espresso: “Che cosa serve all’uomo guadagnare
anche il mondo intero, se poi perde la sua vita, se poi perde la sua anima?”
Paolo VI, in un suo discorso memorabile, afferma “Gesù Cristo: voi ne avete
sentito parlare; anzi voi, la maggior parte certamente, siete già suoi,
siete cristiani. Ebbene, a voi cristiani io ripeto il suo nome, a tutti io
lo annuncio: Gesù Cristo è il principio e la fine; l’alfa e l’omega; Egli è
il Re del nuovo mondo; Egli è il segreto della storia; Egli è la chiave dei
nostri destini; Egli è il mediatore, il ponte, fra la terra e il cielo...”
Posso allora instaurare e coltivare un rapporto da persona a persona; Gesù è
una persona viva, vivente nei cieli e vivente accanto a me.
Come sento la Chiesa? Mi sento Chiesa oppure la Chiesa è una realtà che
guardo da fuori: Papa vescovi preti… È qualcosa che non mi interessa, non mi
coinvolge, che considero di altri tempi, che critico, seguendo i pregiudizi,
che molte volte sorgono o si diffondono i? Qualche tempo fa qualcuno
affermava: “Cristo si, la Chiesa no”. Ma Gesù Cristo ce l’ha annunciato, lo
annuncia e lo testimonia, dai primi giorni fino ad oggi, proprio la Chiesa,
la comunità dei credenti, dei discepoli del Signore Gesù. Gesù nel testo del
Vangelo dice espressamente: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la
mia Chiesa, a te darò le chiavi del regno dei cieli, tutto ciò che legherai…
tutto ciò che scioglierai… sarà legato o sciolto nei cieli. E’ la grande
realtà, la grande missione della Chiesa: annunciare Gesù Cristo a tutti,
offrire a tutti la grazia della sua salvezza. Le altre cose sono di minor
conto, anche i problemi, gli errori, le controtestimonianze di noi
cristiani. E’ nella Chiesa che ricevo ogni grazia di Cristo: il Vangelo, il
battesimo, il perdono, l’eucaristia e la grazia di ogni altro sacramento.
Don Milani, pur sperimentando tanta sofferenza e incomprensione, affermava:
“Io non lascerò mai la Chiesa per nessun motivo al mondo, perché so che cosa
vuol dire vivere fuori di essa. Dove vado a confessarmi? Dove trovo una
verità unica e disinteressata? E dove trovo la luce della fede e la forza di
Dio?”
Le anime belle, umili, sante hanno saputo vivere la realtà della Chiesa,
l’hanno accolta, coltivata, sono diventate membra vive, attive,
responsabili, nella grande comunità di salvezza che è la Chiesa. Oggi
abbiamo a che fare, non solo con chi è dichiaratamente contrario alla fede e
alla Chiesa, ma anche con chi si presenta come persona o come gruppo di
preghiera, di devozione, ma, nel suo radicalismo e tradizionalismo, finisce
per essere critico, oppositore, giudice, denigratore del Papa e della
Chiesa. Fa male al cuore leggere o sentire cose durissime nei riguardi del
Papa e del cammino della Chiesa nel nostro tempo, cose così dure che neanche
gli atei più accaniti dei tempi passati si permettevano di pronunciare. E io
vorrei, nel mio piccolo, essere uno che costruisce, che incoraggia, che
porta avanti il vero rinnovamento della Chiesa così come un papa santo, come
papa Francesco, sta facendo. Vogliamo essere umili, servi nella vigna del
Signore, non plagiarti o schiavizzati da particolari ideologie, da sistemi
culturali, politici, pseudo religiosi, succubi del tradizionalismo e del
devozionalismo, in ultima parola, succubi del potere della ricchezza. “Gesù:
tu sei il mio Dio. Chiesa: tu sei la mia grande famiglia, dove io mi sento
amato e dove posso amare e portare amore, pace, gioia, vita, per me e per
gli altri, nella famiglia, nella società, che ha bisogno di amore, di fede,
che ha bisogno di Gesù Cristo e della sua Chiesa”. d. Roberto