Convertirsi alla buona notizia dell'amore di Dio
Terza domenica del tempo ordinario, domenica della Parola, della parola di Dio. Papa Francesco ha detto varie volte: “Se mi volete bene, leggete la Bibbia”. La Bibbia è quella parola che il Signore dice al suo popolo e a ciascuno, per far sentire il suo amore unico e infinito, per sorreggere il cammino della vita di ciascuno e dei popoli, per indicare la strada che porta a Lui, per offrire quella vita nuova che è la vita nell'amore: amore a Dio e amore al prossimo, perché Lui, Dio, è amore. Dove trovare e leggere la parola di Dio? Nel telefonino: si può scaricare qualche applicazione della Bibbia, della liturgia delle ore, della liturgia del giorno; in qualche libretto tascabile che riporta le letture del giorno; nel testo della Bibbia che abbiamo in casa; nel Vangelo, se volete in piccolo formato, che si può portare in tasca o nella borsa. Inoltre sappiamo che in chiesa, nella liturgia, la parola di Dio ha un posto preminente. In questa domenica che cosa ci dice il Signore attraverso la sua parola?
Abbiamo la predicazione di Giona, poi ci è riportato il primo messaggio, il primo invito che Gesù fa: “Il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al Vangelo”.E quello che dice a tutti, poi lo rivolge in maniera particolare chiamando i suoi primi apostoli. Sono intenti alla pesca, loro lavoro faticoso; Gesù li chiama: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. Ed essi lasciano tutto e lo seguono. La conversione e il seguire Gesù non sono così difficili, non sono cose dure ma sono una grande fortuna, una grazia, sono la possibilità di vivere la nostra vita in pienezza.
Convertirsi significa prendere coscienza dei propri errori, della stradasbagliata che tante volte abbiamo imboccato e tornare indietro. Convertirsi è cambiare mentalità, non seguire la mentalità comune, umana, mondana tante volte, ma di fronte alle tante opinioni o suggestioni della nostra società, ascoltare quella voce: “tornate indietro, appena potete...” ‘Tornate indietro subito.' In macchina è il navigatore che ci dice questo, nella nostra giornata è la coscienza che ci ripete questo, è la luce della parola di Dio che ci riporta sulla strada della fede e dell'amore. Due esempi di conversione, tra i tanti. Ho davanti a me una coppia di sposi, con i loro bambini. Il papà mi ha raccontato della sua vita, della sua giovinezza sciupata nei visi, nei capricci, nell'egoismo, nelle dipendenze, nella droga.
Poi ha trovato qualcuno che lo ha riportato ad essere un giovane completamente cambiato: ha cercato un lavoro, ha imparato a mantenersi, con la sua fatica, ha incontrato una ragazza e ha costruito nella fede e nel progetto di Dio il suo amore e la sua famiglia. Quale gioia esprime quando mi parla della sua famiglia! Afferma che la famiglia è la realtà più importante; sua moglie e i suoi figli sono tutto per lui: “il Signore mi ha salvato!” Così un altro ragazzo, con una vita disordinata, finito sulla strada: ha accettato di lasciarsi aiutare, di entrare in una casa di accoglienza. Un po' alla volta ha trovato la gioia della vita, non nei vizi, ma nel servire gli altri, quelli che avevano più bisogno. Il Signore ha costruito in lui una vocazione grande. La sua storia si potrebbe sintetizzare in queste parole: ‘dalla strada all'altare'. Ha sentito la vocazione di Dio, la sua chiamata; non si sentiva degno ma si è lasciato abbracciare e salvare dalla misericordia del Signore. Ha compiuto i suoi studi, ha continuato a servirei poveri ed ora è sacerdote, missionario, completamente consacrato a Dio, al Vangelo, alla salvezza del prossimo, specialmente dei più poveri. Questi, come tanti altri, sono gli apostoli di oggi.