Amare ed evangelizzare
Quando Gesù salirà al cielo e manderà i suoi a continuare la sua opera, dirà loro: “Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura, battezzatole nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. La Chiesa esiste per evangelizzare e per santificare. Non solo i pastori o qualche operatore pastorale come i catechisti o gli educatori, ma ogni cristiano in grazia del battesimo della cresima e della vocazione che ha ricevuto, è chiamato ad essere un credente, un discepolo di Gesù, un annunciatore, un testimone. Tutti abbiamo la bella e grande missione di evangelizzare. Il testo del Vangelo di oggi riporta gli insegnamenti di Gesù. Come evangelizzare? Come rivolgersi alle persone? Come portare nella società, nell'umanità, nel mondo la parola e la grazia del Signore? Il primo elemento è l'amore vicendevole, “li mando due a due”, il primo annuncio è la vita nuova nell'amore che i credenti esprimono vivendo insieme. “Amatevi gli uni gli altri, perché il mondo creda”. “Guardate come si amano”, affermavano i pagani vedendo i cristiani e così erano affascinati da questo modo di vivere, non più da quello mondano.
Un altro elemento è la povertà: la povertà ha molti significati, mette immediatamente a livello dei più poveri, dei più semplici, dei bisognosi, perché tutti davanti a Dio siamo dei bisognosi. La povertà, anche dei mezzi, fa comprendere che tutto è nelle mani di Dio e noi siamo solo strumenti. E' Lui che opera, dobbiamo confidare in lui e non in noi stessi e nei nostri mezzi, le nostre ricchezze. Gli evangelizzatori annunciano e portano la pace, la pace del Signore, non quella del mondo, la pace del Signore, che non vuole nessuna guerra, nessuna violenza, nessun rancore. Segno di una vera e concreta evangelizzazione è l'amore e la cura ai malati, ai sofferenti nel corpo, nel cuore, nei problemi della vita.
Cosa annunciare? L'infinito amore di Dio. Che Dio è Padre, che Gesù è il salvatore, che lo Spirito ci santifica e ci dà vita vera. Come ci è stato donato l'amore di Dio? Come è stato riversato su di noi? L'apostolo Paolo nell'inno con il quale inizia la lettera agli Efesini e loda il Signore, contempla sua opera e scrive tutto quello che ha operato in noi. Il Signore ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo, ci ha scelti prima della creazione del mondo, ci ha fatti santi e immacolati, ci ha destinati ad essere suoi figli adottivi per sempre. Ci ha dato ogni grazia nel figlio amato, ci ha dato la redenzione, il perdono e tutte le sue grazie. Ci ha fatto conoscere il suo grande progetto di amore: ricondurre tutto a Cristo già qui sulla terra, predestinati ad essere eredi e partecipi della vita di Dio nell'eternità. Per questo ci è stato dato lo Spirito Santo che porta a compimento tutto questo mistero e questa luce e questa grazia dell'amore infinito di Dio, che si è fatto e si fa tutto per noi uomini.