Ma Cristo è risorto!

Facciamo fatica a pensare alla Pasqua quest'anno, facciamo fatica a decifrare questa Pasqua. Viviamo ancora dell'incertezza e nella preoccupazione della pandemia, con le gravi conseguenze che ha innescato a livello sociale, economico, lavorativo, familiare, religioso, psicologico. Ma siamo chiamati a coltivare la speranza, la passione per la vita, per il futuro, facendo tesoro di ciò che abbiamo sofferto e sperimentato, di ciò che abbiamo o avremmo dovuto imparare... Ora la vita dell'umanità è sconvolta dalla guerra, realtà terribile e assurda, che distrugge le città e uccide le persone, che crea gravi situazioni: le sofferenze di milioni di fratelli e sorelle, di anziani e bambini innocenti che hanno perso tutto e che devono fuggire. Una guerra che non sappiamo quando finirà e che incombe come un pericolo estremo sull'intera umanità. Come pensare la Pasqua? Come vivere la Pasqua?

La Pasqua è Cristo Gesù, è il Signore, il Figlio di Dio che è venuto sulla terra, che ha subito una morte infame, lui innocente, portando su di sé e inchiodando nella sua croce e nella sua persona tutti i terribili mali e peccati dell'umanità. Ma non è rimasto in quella croce, in quella morte; Cristo Signore è risorto ed è vivente per sempre nella gloria dei cieli e nella sua presenza viva e reale nel mondo, in questa nostra umanità, accanto a ciascuno di noi, alle nostre famiglie, ai nostri popoli. Cristo è risorto e ha vinto il male perché noi abbiamo la possibilità di vincere il male. Cristo risorto ha vinto la morte e ci dà la forza di vincere le morti di oggi e di costruire pienamente la vita delle persone. Vogliamo credere fermamente che Cristo risorto è la nostra forza per vincere la guerra, tutte le guerre, i mali, che ci facciamo gli uni gli altri, i peccati che distruggono. Cristo risorto è la vita, la grazia, la speranza, la gioia che Dio Padre ci vuole donare.

La risurrezione di Cristo è una gioia, la nostra gioia, la gioia del mondo: deve essere così! Il mondo è diviso, le nazioni sono in lotta, i popoli si combattono, le religioni sono divise. Il mondo deve essere unito nella pace. Pasqua significa passaggio: il Signore che passa e che vuole vivere con noi e pe rnoi. Dice un salmo: “Se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori; se il Signore non custodisce la città, invano sveglia il custode”. Gesù afferma: “Se sarete uniti a me, come i tralci alla vite, porterete molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla”. Noi credenti abbiamo una consapevolezza, che fra l'altro vogliamo offrire a tutti, che il Signore è con noi, che non siamo soli, che lui ci ispira pensieri e propositi di pace, che lui dà forza e vigore ai nostri impegni per una umanità fraterna e solidale, per un cammino autentico verso l'eternità, meta e realizzazione, pienezza della vita di tutti e di ciascuno.

Noi siamo fatti per l'eternità: “Che cosa serve all'uomo guadagnare anche il mondo intero, se poi perde la sua anima?” “Venite, benedetti dal Padre mio a prendere possesso del regno preparato per voi, perché qualunque cosa avete fatto ai piccoli e ai poveri, l'avete fatto a Me”. Come vivere questa Pasqua? È importante, necessario, urgente, che tutti: famiglie, giovani, ragazzi, anziani, bambini impariamo a vivere una bella vita cristiana, profonda e forte. Non è tanto quello che noi facciamo per il Signore, è il Signore stesso che ci rende partecipi della sua vita, della sua pace, della sua gioia. È importante che tutti viviamo la fede, che celebriamo e accogliamo la grazia dei sacramenti, la confessione e la comunione, la partecipazione fedele all'eucaristia domenicale. È importante che sentiamo come compito di tutti: l'annuncio della nostra fede in Cristo, la testimonianza serena e coerente nella vita di ogni giorno, la partecipazione e la corresponsabilità nella comunità cristiana, nella vita della parrocchia. È importante e necessario l'amore ai poveri e ai malati, la nostra condivisione con le tante persone del mondo, che vivono in situazioni difficili. È bello credere, costruire la gioia di volersi bene, di trovarci insieme, di costruire la vita. Abbiamo la grande fortuna e la grazia di essere parrocchia, di essere comunità cristiana, di sentirci fratelli e di vivere davvero dei fratelli. Invoco su tutti la benedizione del Signore, perché sappiamo alimentare la speranza, vivere la gioia nel profondo del cuore, costruire la pace attorno a noi e volerla per tutti i popoli della terra. Buona Pasqua! Cristo è Risorto! Alleluia!

 

 

 
 




 

 

 

Domenica 17 aprile 2022-Pasqua del Signore