Cristo Gesù, pane per la vita del mondo
Nel discorso in cui Gesù promette il dono di tutto se stesso nell'Eucarestia, esprime affermazioni molto grandi e profonde. Dice: “Io sono il pane disceso del cielo. Io sono nel pane della vita. Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno, il pane che Io darò è la mia carne per la vita del mondo”. La vita del mondo...Nel discorso dell'ultima cena afferma: “Rimanete in me e Io in voi, come i tralci uniti alla vite. Se uno rimane in me e Io in lui, porta molto frutto. Perché senza di me non potete fare nulla”. Non credo si aun'espressione generica ma penso che Gesù ci dica questo per farci capire di quale amore ci ama e di quale forza ci vuole riempire. Ma senza di lui... “Senza di me non potete fare nulla”. “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. La vita del mondo... Di che cosa ha bisogno il mondo? Va bene così, il mondo? Di che cosa ho bisogno io, nella vita di questo mondo?
Tante volte riflettiamo sui problemi dell'umanità, vediamo i drammi, sperimentiamo le paure, i tanti mali che affliggono gli uomini e le donne, nostri fratelli, nostre sorelle. Di che cosa ha bisogno il mondo? Ha bisogno di vita vera, di un rispetto e di uno sviluppo del creato. E questo lo sperimentiamo in particolare in questo tempo in cui, qualcuno almeno, riesce a passare un po' di tempo in montagna o al mare, gustando la bellezza della natura e soffrendo quando essa viene deturpata. Il mondo ha bisogno di una vera dignità umana in ogni persona. Il mondo ha bisogno di giustizia, di salute, oggi più che mai, di pace. Il mondo ha bisogno di amore... e Dio è l'amore vero e totale. Ha bisogno di Dio, perché Dio è amore, Dio è il garante dell'amore, è colui che ci insegna e ci dà la forza dell'amore.
Annalena Tonelli scrive: “Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho esperimentato la cattiveria dell'uomo, la sua perversità, la sua crudeltà, la sua iniquità. E ne sono uscita con una convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amare. Se anche Dio non ci fosse, solo l'amore ha un senso, solo l'amore libera l'uomo da tutto ciò che lo rende schiavo, in particolare solo l'amore fa respirare, crescere, fiorire, solo l'amore salva e dà vita” “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”, per la vita di ciascuno di noi nel cammino dell'esistenza terrena. “Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno”. Cristo Gesù, nel dono supremo dell'eucarestia, vince la morte, ci dà il pegno della vita eterna, ci apre all'esperienza della beatitudine, della nostra vita in pienezza, nel progetto dell'amore infinito di Dio. L'Eucarestia, celebrata nel mondo, per la vita di tutto il mondo.
Papa Giovanni Paolo II ripensa alla sua vita con l'Eucarestia: “Quando penso all'Eucaristia, guardando alla mia vita di sacerdote, di Vescovo, di Successore di Pietro, mi viene spontaneo ricordare i tanti momenti e i tanti luoghi in cui mi è stato concesso di celebrarla: la cattedrale del Wawel, la basilica di san Pietro e le tante basiliche e chiese di Roma e del mondo intero. Ho potuto celebrare la Santa Messa in cappelle poste sui sentieri di montagna, sulle sponde dei laghi, sulle rive del mare; l'ho celebrata su altari costruiti negli stadi, nelle piazze delle città... Questo scenario così variegato delle mie celebrazioni eucaristiche me ne fa sperimentare fortemente il carattere universale e, per così dire, cosmico. Perché anche quando viene celebrata sul piccolo altare di una chiesa di campagna, l'Eucarestia è sempre celebrata, in certo senso, sull'altare del mondo. Essa unisce il cielo e la terra. ”Anche noi possiamo sperimentare sempre di più il dono dell'Eucarestia per la nostra vita. Affermavano i primi cristiani: “Non possiamo vivere senza Eucarestia, non possiamo vivere senza la domenica”. E' una preghiera, un incoraggiamento, un impegno, un'apertura del cuore anche per tutti noi.